Oggi vi porto nello spazio profondo con un gioiello dimenticato della fantascienza della Guerra Fredda: “Sojux 111 Terrore su Venere” di Kurt Maetzig. Questa coproduzione tedesco-orientale e polacca del 1960, tratta dal romanzo di Stanisław Lem, racconta di una misteriosa bobina magnetica venusiana scoperta sulla Terra che rivela piani di attacco alieni. Un equipaggio internazionale parte a bordo della nave Kosmokrator per scoprire la verità, trovando su Venere le rovine di una civiltà avanzatissima autodistruttasi con armi atomiche. Il film è un monito potente contro la corsa agli armamenti nucleari, mascherato da avventura spaziale, con scenografie surreali e visionarie che anticipano estetiche future. Maetzig costruisce una fantascienza adulta e responsabile che riflette sui pericoli dell’autodistruzione umana, in piena corsa spaziale tra Est e Ovest.