Nel 1940 George Cukor firma quello che molti considerano il capolavoro assoluto della commedia sofisticata hollywoodiana, un film che segna la rinascita artistica di Katharine Hepburn e consacra definitivamente il trio più magnetico della storia del cinema americano.
Basato sull’omonima pièce teatrale di Philip Barry, il film vede Hepburn nel ruolo che aveva già interpretato a Broadway, in una performance che le vale la sua terza nomination all’Oscar e che rappresenta il perfetto equilibrio tra intelligenza, fragilità e determinazione. La sceneggiatura di Donald Ogden Stewart, Premio Oscar, costruisce un meccanismo narrativo di rara precisione, dove ogni battuta è una piccola opera d’arte e ogni situazione si sviluppa con la logica implacabile di un teorema matematico.
Il film vede anche James Stewart conquistare il suo primo e unico Oscar come miglior attore per il ruolo del giornalista Macauley Connor, mentre Cary Grant dona al suo C.K. Dexter Haven una delle interpretazioni più sfumate e moderne della sua carriera.