

“Requiem for a Dream” di Darren Aronofsky è un’esperienza cinematografica che va oltre la semplice visione: è un pugno nello stomaco che lascia senza fiato. Uscito nel 2000, il film racconta la discesa agli inferi di quattro personaggi consumati dalle proprie dipendenze, in un crescendo di angoscia magistralmente orchestrato. Ellen Burstyn offre una interpretazione straziante nei panni di Sara Goldfarb, una madre ossessionata dal sogno di apparire in televisione, mentre Jared Leto, Jennifer Connelly e Marlon Wayans interpretano tre giovani intrappolati nella spirale dell’eroina. Aronofsky utilizza un montaggio frenetico, split-screen ipnotici e la colonna sonora ossessiva per creare un’atmosia claustrofobica e disturbante. Il risultato è un’opera viscerale che non si limita a mostrare la dipendenza, ma la fa vivere allo spettatore attraverso ogni frame. Un film necessario, doloroso, indimenticabile: un viaggio nell’oscurità dell’animo umano che pone domande scomode sul sogno americano e sul prezzo dei desideri.