Recensione “F.B.I. e la banda degli angeli” di Steve Carver (1974)
S03:E311

Recensione “F.B.I. e la banda degli angeli” di Steve Carver (1974)

Episode description

Steve Carver dirige con mano sporca e veloce la storia di Wilma McClatchie, madre single e fuorilegge interpretata da una magnetica Angie Dickinson che domina lo schermo con carisma e sensualità.

Siamo nel pieno della Grande Depressione e Wilma, insieme alle sue due figlie, decide di farsi giustizia da sola rapinando banche e facendo saltare depositi di whisky di contrabbando.

Il film mixa azione forsennata, crimine on the road, seduzione e violenza in un cocktail irresistibile che omaggia Bonnie and Clyde con spirito grindhouse. La Dickinson, lontana dalle parti canoniche di Hollywood, si cala in un personaggio sfrontato e libero, icona di un cinema B che non chiedeva scusa a nessuno.

Tra sparatorie, inseguimenti in auto d’epoca e momenti di nudo esplicito, questo film, prodotto dal grande Roger Corman, è un documento perfetto del cinema popolare di quel decennio. Un film che non fa prigionieri, veloce, scollacciato e maledettamente divertente.