

In questa puntata analizziamo “El cochecito” di Marco Ferreri, un capolavoro misconosciuto del cinema spagnolo che anticipa la poetica nera dell’autore milanese. La storia di Don Anselmo, anziano vedovo costretto a vivere con la famiglia del figlio, che desidera ardentemente possedere una carrozzella motorizzata come i suoi amici pensionati, diventa una satira feroce e surreale della società borghese.
Ferreri, nel suo periodo spagnolo, costruisce una commedia nera di straordinaria modernità che sfida ogni convenzione morale e familiare. Con un cast eccezionale guidato da José Isbert e José Luis López Vázquez, il film trasforma un desiderio apparentemente innocuo in una discesa agli inferi dell’egoismo umano.
L’umorismo buñueliano e l’osservazione spietata dei rapporti familiari rendono “El cochecito” un’opera rivoluzionaria che la censura franchista mutilò pesantemente, nascondendo per decenni il vero finale. Un film profetico che anticipa l’alienazione dell’età contemporanea attraverso il ritratto di un’umanità meschina e priva di solidarietà.
Una perla rara che merita di essere riscoperta per la sua capacità di unire grottesco e tragedia in una sintesi cinematografica irripetibile.