“E io mi gioco la bambina” di Walter Bernstein è una commedia drammatica del 1980 ambientata nella New York della Grande Depressione.
Walter Matthau interpreta Tristezza, un gestore di bisca clandestina costretto dal boss Blackie (Tony Curtis) a collaborare alla creazione di una sala da gioco per ricchi nella villa di Amanda (Julie Andrews), una vedova aristocratica rovinata dal crollo di Wall Street. La situazione si complica quando un cliente disperato lascia a Tristezza la propria figlioletta come pegno per una scommessa, per poi essere ritrovato morto nell’Hudson. Il film mescola con eleganza elementi da commedia nera, dramma sociale e riflessione sulla miseria umana negli anni più bui dell’America.
Matthau offre una delle sue interpretazioni più toccanti, mentre Julie Andrews, fresca di Leone d’Oro alla carriera, abbandona i suoi ruoli più rassicuranti per un personaggio complesso e malinconico.
Un racconto amaro e tenero insieme, che usa il contesto storico per esplorare temi universali come la sopravvivenza, la redenzione e l’umanità che resiste anche nei momenti più oscuri.