In questa puntata analizziamo “Bellissima” di Luchino Visconti, un capolavoro che vede Anna Magnani in una delle sue interpretazioni più intense e complete.
Il film racconta di Maddalena Cecconi, una madre ossessionata dal sogno di trasformare la figlia in una star del cinema, dopo aver sentito alla radio che Alessandro Blasetti cerca una bambina per il suo nuovo film.
Visconti trasforma questa storia in una spietata satira dell’industria cinematografica italiana del dopoguerra, ma anche in un ritratto struggente della maternità possessiva e delle illusioni del boom economico. La Magnani offre una interpretazione straordinaria, incarnando perfettamente l’archetipo della madre italiana umiliata e offesa, disposta a tutto pur di riscattare la propria condizione sociale attraverso i sogni proiettati sulla figlia.
Il regista mescola magistralmente elementi neorealisti con una commedia amara che anticipa molti temi della sua futura filmografia, creando un’opera di rara intensità emotiva. Un film che combina l’acuta osservazione sociale con un’umanità profonda, dimostrando come Visconti riuscisse già negli anni ’50 a cogliere le contraddizioni della società italiana in trasformazione.