"Il paese senza cielo" di Giorgio Scerbanenco ci trasporta in un'atmosfera fantascientifica nell'Italia del 1939, rappresentando uno dei primi esempi di narrativa distopica italiana. In questo romanzo visionario, l'autore - noto principalmente per i suoi gialli - si cimenta con un genere insolito per l'epoca, immaginando un futuro in cui l'umanità è costretta a vivere sottoterra a causa di un disastro ambientale.